mercoledì 12 febbraio 2014

Il mondo che verrà

Buongiorno a tutti.
Stavo riflettendo sulla situazione economica e sociale italiana e volevo fare alcune riflessioni per condividere dei principi e delle proposte.
Dalla fine del 2008 a causa di una serie di crolli finanziari iniziati negli Stati Uniti si è allargato a macchia d'olio un repentino e rapido crollo di tutte le attività finanziarie e immobiliari come mai era successo nella storia moderna e nemmeno nello scorso secolo nella "Grande Depressione" negli anni '30 negli Stati Uniti.
Ci siamo quindi trovati, in modo diverso secondo la propria situazione lavorativa e sociale, ad affrontare un mondo cambiato che ogni giorno perdeva pezzi e posti di lavoro.
Allo stesso tempo la politica italiana che avrebbe dovuto affrontare rapidamente e concretamente le evidenti conseguenze della crisi si è arroccata sulle sue posizioni privilegiate fino ad arrivare ad un vero e proprio golpe con l'insediamento del Prof. Monti alla guida del governo dal 16 novembre 2011.
La situazione al periodo non era certo florida e non certo per colpa di Berlusconi ma la cosa più terribile è che quel governo è stato votato in fiducia come segue:
  • Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 17 novembre 2011 con 281 voti favorevoli, 25 contrari e nessun astenuto.
  • Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 18 novembre 2011 con 556 voti favorevoli, 61 contrari e nessun astenuto.
Un insediamento voluto dal Presidente Napolitano ma non eletto da regolari votazioni popolari.
Un Presidente del Consiglio che si insedia come "tecnico" e che si circonda di presunti altri "tecnici" che promettono di "salvare l'Italia" ma nella sostanza aggravano con ulteriori oneri, un riforma previdenziale drammaticamente punitiva, e una prospettiva di crescita fatta di "luci in fondo al tunnel" piuttosto che di interventi concreti ma soprattutto palpabili dell'ossatura lavorativa e sociale del nostro paese.
La faccenda che è sfuggita a molti è il livello di fiducia che è stata espressa dal Parlamento nell'occasione dell'insediamento del Governo Monti: 556 voti favorevoli!!!
Poi c'è stato il ciclone Grillo che ha sconquassato gli equilibri politici delle principali coalizioni di centro-sinistra e cento-destra ma che ultimamente ha alzato i toni e utilizzato metodi ostruzionistici e distruttivi del sistema politico italiano a prescindere dalle ragioni di cambiamento necessario del sistema stesso.
Il mio pensiero è rivolto a tante famiglie e lavoratori che, impotenti, subiscono danni economici e sociali incommesurabili e immeritati. Il potere decisionale della politica, sia essa di una o dell'altra parte, che si arrotola su sè stessa e dell'opposizione di Grillo che non può certamente essere l'esempio di cambiamento pur avendo alcune proposte condivisibili.
A gennaio del 2013 ho finito di scrivere un libro, Game over! Le regole del gioco. Preludio per la rivoluzione in Italia, Gabrielli Editori(Per ordini on-line: www.gabriellieditori.it/#/it/products/id=54f4c471-d53b-47d7-94ce-a1820067147d) che raggruppasse alcuni temi di comune interesse come il debito pubblico italiano, la sovranità monetaria, la democrazia, l'economia, l'investimento e il suo collocamento ai risparmiatori, le Banche e gli Agenti di cambio, storia e funzioni, i gruppi di potere e la politica.
Come conseguenza avevo previsto una rivoluzione in senso lato e che sta progressivamente aumentando nelle sue varie forme prevedendo, purtroppo, ancora peggiori conseguenze.
Ho provato alla fine del libro di fare una proposta sui temi più importanti della nostra vita come:
  1. perdita di sovranità legislativa
  2. perdita do sovranità monetaria
  3. tassazione eccessiva
  4. sistema politico ed elettorale
  5. competitività del sistema pubblico
  6. competitività del sistema privato
  7. banche
  8. agricoltura 
  9. sanità
  10. sistema previdenziale

Ho cercato naturalmente nel mio limite culturale di elaborare delle proposte che possano essere propedeutiche per chi volesse condividere la mia analisi certo di non avere la sfera di cristallo ma pur sempre nell'intento del "fare per cambiare" così che si possa percepire da subito un reale cambiamento.
Sono parte anch'io di questa situazione economica e sociale che coinvolge non solo gli altri ma anche la mia famiglia e quindi sono testimone delle mie parole e della realtà quotidiana di persone come me e come voi che ogni giorno affrontano nuove problematiche e nuove incertezze.
Mi piace citare la frase di Martin Luther King che ho inserito nelle prime pagine del libro: "può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla".
La formula ideale naturalmente non esiste ma è verosimile che ognuno di noi può contribuire ad un cambiamento che inizia dall'analisi della propria situazione personale, delle proprie attitudini e capacità e conseguentemente prendere delle decisioni di cambiamento. Ognuno sa cosa può e deve fare.
Come mi ripeteva spesso il mio adorato nonnno Attilio: Il mal voluto da sè non è mai troppo!
Il mio messaggio vuole essere di speranza e di miglioramento per chi vuole restare in Italia e cambiare la propria condizione di vita.
Ma anche per coloro che non ne possono più e decideranno di andarsene. Come me.
Un sincero augurio a tutti Voi, che la vita vi sorrida e la salute vi accompagni.
Buona giornata.
Valerio Rossi

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